La storia racconta che le prime moliture di cereali della zona risalgano addirittura al 1184.
Il caratteristico mulino a pietra è stato costruito nell'immobile intorno alla seconda metà del milleottocento oggi di proprietà di un gruppo di soci.
Ha una mole in conglomerato francese e una struttura di ferro e legno.
La rimessa in funzione dell'antico mulino risale al Settembre del 2009 ed è ancora oggi operativo seguendo i procedimenti della vecchia tradizione.
Per arrivare al mulino si può percorrere la strada principale verso Bedizzole, e provenendo da Brescia si trova sulla sinistra, subito dopo il ponte del Chiese.
La storia racconta che le prime moliture di cereali della zona risalgano addirittura al 1184.
Il caratteristico mulino a pietra è stato costruito nell'immobile intorno alla seconda metà del milleottocento oggi di proprietà di un gruppo di soci.
Ha una mole in conglomerato francese e una struttura di ferro e legno.
La rimessa in funzione dell'antico mulino risale al Settembre del 2009 ed è ancora oggi operativo seguendo i procedimenti della vecchia tradizione.
Per arrivare al mulino si può percorrere la strada principale verso Bedizzole, e provenendo da Brescia si trova sulla sinistra, subito dopo il ponte del Chiese.
Stefano Ambrogio è il responsabile della cooperativa con sede presso l’antico mulino di Bedizzole: un uomo eclettico, custode di storia e tradizioni del luogo. Egli rappresenta l’ultima generazione di una famiglia di trebbiatori, la cui attività inizia nel 1918 grazie al trisnonno. Stefano inizia a lavorare nei campi e, appena maggiorenne, si accorge di aver per le mani un prodotto incredibile grazie ai profumi sprigionati durante la trebbiatura: il Quarantino, un mais precoce che si trova solamente a Bedizzole e nei territori limitrofi.
Stefano inizia così a produrre questo tipologia di mais unica e, una decina di anni fa, fonda la cooperativa insieme ad Enzo Bruschi, mugnaio per vocazione famigliare in possesso di un mulino del 1780.
La farina tipica del lago di Garda macinata a pietra dai campi di mais coltivati sulle colline del lago di Garda, utilizzata nella finale di Masterchef.